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Professione – Nutrimi https://testing.sprim.it/~nutrimitest La nutrizione in pratica Fri, 13 Nov 2020 15:47:43 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.4.4 https://testing.sprim.it/~nutrimitest/wp-content/uploads/2019/09/favicon-2.png Professione – Nutrimi https://testing.sprim.it/~nutrimitest 32 32 Consulenze nutrizionali online: cos’ha cambiato la pandemia e quale futuro si prospetta? https://testing.sprim.it/~nutrimitest/consulenze-nutrizionali-online-cosha-cambiato-la-pandemia-e-quale-futuro-si-prospetta/ https://testing.sprim.it/~nutrimitest/consulenze-nutrizionali-online-cosha-cambiato-la-pandemia-e-quale-futuro-si-prospetta/#respond Fri, 13 Nov 2020 15:47:40 +0000 https://www.nutrimi.it/?p=29394 In primavera, con l’inizio del periodo di emergenza, gli ordini professionali di dietisti e biologi si sonno mossi per garantire un continuo supporto nutrizionale ai pazienti, incoraggiando e consentendo di svolgere le consulenze anche da remoto, con modalità eccezionali rispetto a quelle normalmente previste.

La pandemia ha effettivamente cambiato le carte in tavola e delineato nuovi scenari e nuove modalità di comunicare la salute online. Anche per via del protrarsi dell’emergenza, nuove prospettive potrebbero aprirsi per chi si occupa di nutrizione.  

Ecco il parere del Presidente dell’Associazione Nazionale Dietisti (ANDID) e della Commissione d’Albo Nazionale Dietisti, il Dr. Marco Tonelli, e del Presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi (ONB), il Sen. Dr. Vincenzo D’Anna.

Intervista al Dr. Marco Tonelli – Presidente dell’Associazione Nazionale Dietisti (ANDID) e della Commissione d’Albo Nazionale Dietisti
“Dall’inizio dell’emergenza – afferma il Dr. Tonelli – la nostra Associazione e gli albi territoriali si sono attivamente spesi per fornire ai dietisti linee guida sui comportamenti da adottare. Oggi la maggior parte dei dietisti svolge la propria attività in presenza mentre alcuni stanno utilizzando la modalità in remoto soprattutto per i controlli, o intervallandoli alle visite in presenza”.

“Date le circostanze – continua il Dr. Tonelli – è stato raccomandato di privilegiare la modalità di lavoro in remoto, anche ai liberi professionisti. A tal proposito, l’Associazione ha pubblicato un documento, dedicato proprio a questa categoria, sulle modalità di gestione della visita”.

Alla domanda se intravede criticità, il Dr. Tonelli risponde che: “Se è pur vero che molti pseudo-professionisti hanno approfittato dell’area grigia causata dalla pandemia per esercitare attività illecite online in ambito nutrizionale, non riteniamo di favorire frodi e abusivismo poiché tali attività devono rispondere a stringenti criteri individuati da Ministero, ordini professionali, regioni, dai Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali aziendali o regionali, oltre che all’osservanza del codice deontologico”.

Parlando invece di potenzialità in termini di promozione della salute, il Presidente dei dietisti ribadisce che: “La modalità del teleconsulto risulta particolarmente utile per pazienti disabili e con difficoltà a spostarsi, per tutti coloro che vivono in ambienti geograficamente disagiati o nelle piccole isole. Inoltre, la tecnologia permette di monitorare in modo molto più efficace alcune tipologie di pazienti, come quelli diabetici, soprattutto di tipo 1, che oggi possono affidarsi alle tecnologie integrate di microinfusori e sensori glicemici per trasmettere tramite app dati che il medico, il dietista o l’infermiere possono valutare a distanza”.

“L’imminente attivazione di master specialistici in ambiti quali la nutrizione clinica, i disturbi alimentari, la ristorazione collettiva, la dietistica pediatrica e il counseling nutrizionale – conclude il Dr. Tonelli parlando del futuro del dietista – consentirà ai cittadini di affidarsi a professionisti ancor più qualificati. Infine, la grande sfida resta quella di implementare la presenza del dietista nelle cure primarie, in collaborazione con i medici di medicina generale, al fine di incentivare la prevenzione primaria e ridurre o ritardare l’insorgenza di numerose patologie. Fondamentale in questo senso implementare percorsi di prevenzione già a partire dalle scuole.”

Intervista al Sen. Dr. Vincenzo D’Anna – Presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi (ONB)
Per quanto riguarda i biologi, l’ONB aveva già sospeso il divieto di “elaborare diete online” durante la cosiddetta prima ondata. Con un nuovo recentissimo decreto presidenziale “alla luce dell’incredibile straordinarietà della situazione legata al grado di diffusione del COVID-19 – afferma il Presidente D’Anna – sono nuovamente sospesi i divieti in tema di svolgimento dell’attività professionale in campo nutrizionale online, con particolare riferimento ai territori interessati dalle misure più gravose, a condizione che il professionista adotti tutte le precauzioni per accertare l’identità del paziente, nonché gli strumenti necessari a guidare il paziente nella rilevazione delle misure, prediligendo a tal fine l’utilizzo di collegamenti video”.

“Tuttavia, in futuro, scomparsi i limiti ed i divieti, occorrerà ritornare alle idonee procedure sanitarie in grado di consentire al professionista di rilevare in presenza tutti i parametri corporei; infatti, le misure devono essere prese con sistemi, strumenti e metodi precisi, e non possono essere delegate al paziente: non è possibile avvalersi di un’auto-dichiarazione su peso e altezza. Lo stesso – afferma il presidente D’Anna – vale per le altre misure antropometriche, le quali necessitano di essere prese in punti ben precisi e da una manualità che garantisca nel tempo la stessa precisione e riproducibilità. Continuare tale pratica – continua il Presidente dell’ONB – significherebbe cancellare la qualità e la capacità del professionista. Resta il fatto che le attività successive, quali la trasmissione della dieta, eventuali chiarimenti o suggerimenti inerenti a un rapporto già consolidato, potranno, con le dovute cautele, essere forniti anche attraverso l’ausilio delle tecnologie informatiche”.

Al di là del tema delle consulenze online, diversi sono i cambiamenti a cui sta lavorando il Presidente D’Anna, uno fra tutti l’esame di Stato, che potrebbe essere differenziato in base all’area di pertinenza – area nutrizionale, socio-sanitaria ed ecologica – modificando anche le prerogative per accedervi.

Interrogato sul futuro della professione, il Presidente D’Anna conclude che “la necessità di consigli nutrizionali sempre più personalizzati fa sì che aumenti l’interesse per la nutrigenetica, ambito di ricerca molto promettente. Inoltre, le opportunità per il biologo nutrizionista sembrano confermarsi anche nello sport, non solo d’élite, e per questo potrebbe avere un ruolo di particolare rilievo, sia a livello dietetico-nutrizionale ma anche educativo, nelle palestre, per esempio”.

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Formazione nutrizionale per le professioni sanitarie: cosa può migliorare? https://testing.sprim.it/~nutrimitest/formazione-nutrizionale-per-le-professioni-sanitarie-cosa-puo-migliorare/ https://testing.sprim.it/~nutrimitest/formazione-nutrizionale-per-le-professioni-sanitarie-cosa-puo-migliorare/#respond Mon, 14 Sep 2020 16:12:15 +0000 https://www.nutrimi.it/?p=26209 Questa crisi sanitaria senza precedenti ha l’opportunità di stimolare lo sviluppo di nuove strategie per promuovere la salute e il benessere della popolazione.In particolare, in un editoriale sul British Medical Journal, Caryl Nowson, professoressa emerita della Deakin University, solleva la questione della formazione nutrizionale delle professioni sanitarie che non si occupano strettamente di nutrizione, un tema fondamentale ma oggi forse ancora troppo trascurato.

Le malattie croniche, come l’ipertensione, le malattie cardiovascolari, il diabete e l’obesità, potrebbero aumentare il rischio per il COVID-19. Sono tutte patologie per le quali la prevenzione, che include anche la dieta, gioca un ruolo fondamentale. Se i professionisti sanitari potessero supportare la popolazione nell’adottare un’alimentazione sana, l’impatto in termini di salute pubblica sarebbe significativo. Al contrario, l’inadeguatezza della preparazione in nutrizione dei medici e di altre professioni sanitarie non è cosa nuova ed è talvolta alla base della diffusione dipratiche nutrizionali non basate sull’evidenza. Inoltre, troppo spesso si tende a porre massima attenzione sul trattamento di una patologia piuttosto che sulla sua prevenzione.

Oggi più che mai, per rispondere alle moderne sfide di salute che richiedono sempre più interconnessioni tra gli ambiti di lavoro e multidisciplinarietà, è necessario colmare queste lacune, ripensando e potenziando la formazione nutrizionale di tutti i professionisti che si occupano di salute, anche sfruttando maggiormente l’online.

Nowson, C. (2020). Opportunities for innovation in nutrition education for health professionals.

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Studiare nutrizione in Europa: una fotografia dello scenario attuale https://testing.sprim.it/~nutrimitest/studiare-nutrizione-in-europa-una-fotografia-dello-scenario-attuale/ https://testing.sprim.it/~nutrimitest/studiare-nutrizione-in-europa-una-fotografia-dello-scenario-attuale/#respond Fri, 28 Aug 2020 16:29:58 +0000 https://www.nutrimi.it/?p=25302 Abbiamo già parlato di quali figure professionali, secondo la legge italiana, possono dare consigli nutrizionali ed elaborare schemi dietetici. Ma a che punto siamo a livello di formazione? L’Ordine Nazionale dei Biologi ha recentemente pubblicato un’analisi del panorama formativo europeo per quanto riguarda la nutrizione e la dietetica.

Anche all’estero le figure professionali specializzate in alimentazione hanno assunto via via maggior rilievo negli ultimi anni. Per l’analisi sono state consultate le informazioni sui siti ufficiali delle università dei 27 Paesi membri dell’Unione Europea, considerando tutti i Bachelor e Master’s Degree rilevanti sul tema (1). Per ciascun corso sono stati valutati contenuti, competenze e sbocchi professionali dei vari corsi.

Escludendo l’Italia, in Europa sono stati mappati 97 corsi di laurea di primo livello e 39 di secondo livello, che coprono tematichea 360°: sicurezza alimentare, nutrizione e sport, comunicazione di nutrizionale, psicologia dei consumi e del comportamento alimentare, dietoterapia, scienza degli alimenti e delle preparazioni alimentari e molti altri. Tra le lauree di secondo livello sono stati riscontrati anche corsi altamente specifici come ad esempio “produzione di alimenti tropicali” e “bioetica”. I laureati, terminati gli studi, possono lavorare in ospedali, ambulatori, industria alimentare, istituti di ricerca, ristorazione collettiva, ma anche in istituzioni e come liberi professionisti (1).

Per quanto riguarda le differenze tra Paesi, Belgio, Francia, Grecia, Irlanda, Spagna e Portogallo sono risultati avere l’offerta formativa più ampia (1). Nei Paesi dell’est Europa la formazione punta molto sullo sviluppo di figure professionali per i settori dell’industria alimentare, farmaceutica e per l’ambito ospedaliero, nel centro e nel nord Europa molti sbocchi lavorativi riguardano invece il mondo istituzionali e la ricerca, ma anche quello delle compagnie di assicurazione sanitaria; nei Paesi mediterranei molti posti di lavoro dei laureati in questo settore sono coperti dalla ristorazione collettiva, dalle case di cura e dagli ospedali.

I titoli di studio acquisiti in Europa sono intercambiabili per esercitare in Paesi diversi dal proprio? Per stranieri che desiderano esercitare in Italiaè necessario chiedere il riconoscimento dei propri titoli, di 2 tipi diversi in base allo scopo desiderato: si parla di “dichiarazione di equipollenza” per conferire valore legale al titolo, “di equivalenza” per permettere di accedere a concorsi pubblici o a particolari benefici (2). Nel caso opposto, le procedure di riconoscimento di titoli e delle qualifiche italiane all’estero dipendono dalla legislazione del Paese dove si intende ottenere il riconoscimento e vanno valutati di caso in caso (3).

  1. Ordine Nazionale dei Biologi (2020). Analisi del profilo professionale del nutrizionista (nutritionist/dietician) nelle università europee.
  2. Ministero dell’Istruzione & Ministero dell’Università e della Ricerca. Titoli accademici esteri. [Cited 2020 August 28].
  3. Centro di Informazione sulla Mobilità e le Equivalenze Accademiche. Riconoscimento dei titoli italiani all’estero. [Cited 2020 August 28].
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Nutrizione Clinica in Italia: quale futuro? https://testing.sprim.it/~nutrimitest/nutrizione-clinica-in-italia-quale-futuro/ Fri, 31 Jul 2020 14:59:35 +0000 https://www.nutrimi.it/?p=23910

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Consulenze nutrizionali online in tempo di emergenza https://testing.sprim.it/~nutrimitest/consulenze-nutrizionali-online-in-tempo-di-emergenza/ https://testing.sprim.it/~nutrimitest/consulenze-nutrizionali-online-in-tempo-di-emergenza/#respond Wed, 22 Apr 2020 16:41:27 +0000 https://www.nutrimi.it/?p=16468 Il particolare periodo di emergenza ha reso necessarie nuove disposizioni per lo svolgimento di consulenze nutrizionali online, pratica per la quale esistevano già regolamentazioni e posizioni ufficiali specifiche. Ma qual era la situazione prima del lockdown e come è cambiata?

Ecco una fotografia dello stato attuale, in attesa della prossima fase.

Prima del periodo di emergenza

Nel 2019, sia l’Associazione Nazionale Dietisti che l’Ordine Nazionale dei Biologi si erano espressi sul tema delle consulenze online.

Nel caso dell’Ordine Nazionale dei Biologi (ONB), fenomeni di inadempienze rispetto al Codice Deontologico (1) avevano reso necessaria indicazioni specifiche. L’ONB, con la Delibera del Consiglio n. 433 del 26 settembre 2019, precisava quindi che “al professionista, nell’ambito dell’esercizio professionale, è fatto divieto di […] elaborare diete on-line” (2).

Tra le motivazioni a supporto, si sottolineava, in particolar modo, la necessità di “accertare l’identità della persona che chiede la consulenza, atto questo che può essere garantito esclusivamente da un incontro personale in struttura adeguata, e verificare che l’intervento richiesto sia riferito direttamente al soggetto che lo richiede, al fine di scongiurare il rischio che venga utilizzato per altri soggetti o con finalità improprie”. Con la consulenza tramite web, inoltre, anche l’anamnesi e l’utilizzo di strumentazione e metodiche specifiche verrebbero meno, enfatizza l’ONB.

Dello stesso avviso anche l’Associazione Nazionale Dietisti (ANDID), che pubblicava sempre nel 2019 un parere in merito alle prestazioni da remoto. Il Dott. Marco Tonelli, Presiedente di ANDID dichiarava in particolare che: “la tecnologia delle telecomunicazioni è da ritenere una risorsa utile ai fini dell’erogazione di prestazioni dietistiche. Se tuttavia e-mail e servizi di messagistica possono essere utilizzate per scambio di informazioni, chiarimenti e consigli, riteniamo che ai fini di un intervento nutrizionale appropriato […] almeno una prima valutazione/primo incontro sia consigliabile di persona”, questo poiché in maniera virtuale “non potrebbero essere effettuate valutazioni, come ad esempio le circonferenze o le pliche corporee” e sarebbe impossibile condurre “l’esame obiettivo finalizzato alla valutazione nutrizionale”.

Prima dell’emergenza, dunque, le consulenze online erano da ritenersi accettabili se effettuate in via non esclusiva e relativamente a rapporti già consolidati, ad esempio allo scopo di trasmettere diete o fornire consigli e chiarimenti in merito (2; 3).

Durante il periodo di emergenza

L’emergenza COVID-19 ha modificato gli scenari al punto che le suddette indicazioni sono state temporaneamente sospese. Nel caso dell’ONB, il divieto di “elaborare diete online” è stato sospeso fino al 3 maggio 2020, “a condizione che il professionista adotti tutte le precauzioni di carattere tecnico, nonché gli strumenti necessari a guidare il paziente nella rilevazione delle misure”, prediligendo a tal fine l’utilizzo di collegamenti video (4). Anche, la Federazione Nazionale Ordini dei TSRM-PSTRP e il Consiglio Direttivo ANDID stanno incoraggiando la modalità di lavoro in remoto, sostituendo le attività sospese con modalità di gestione a distanza laddove possibile (5) (6).

Staremo a vedere se questo cambio di rotta resterà circoscritto al periodo attuale o getterà le basi per eventuali riorganizzazioni future.

  1. Ordine Nazionale dei Biologi (2019). Diete on-line senza visitare il paziente: sei mesi di sospensione alla nutrizionista.
  2. Ordine Nazionale dei Biologi (2019). Delibera del Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Biologi n. 433 del 26 settembre 2019.
  3. Associazione Nazionale Dietisti (2019). Erogazione di prestazioni in remoto attraverso messaggistica, e-mail e tecnologie di videochiamata – Parere Dietisti gruppo AGML della FNO TSRM PSTRP.
  4. Ordine Nazionale dei Biologi. Decreto Del Presidente Del Consiglio Dell’ordine Nazionale Dei Biologi N. 64 Del 14/04/2020.
  5. Associazione Nazionale Dietisti (2020). Emergenza Covid-19 Raccomandazioni per i Dietisti.
  6. Federazione TSRM e PSTRP (2020). Pandemia Covid-19 Indicazioni ai liberi professionisti.

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